Il palato di ogni persona assapora i cibi in maniera molto diversa e si può dire lo stesso per l’acqua. Infatti la scelta dell’acqua da bere non è così immediata come aprire il rubinetto e riempire un bicchiere d’acqua. Il gusto condiziona le nostre scelte e spesso ci induce a comprare costose cassette di acqua in bottiglia per soddisfare la voglia di qualche bollicine in più nel bicchiere.
Dunque è solo il gusto che ci pone di fronte alla domanda: acqua in bottiglia o del rubinetto? Sicuramente è il fattore determinante, ma ci sono altri fattori che intervengono, come ad esempio le caratteristiche dell’acqua.
L’acqua in bottiglia riporta sull’etichetta tutte le informazioni sui componenti dell’acqua, secondo il decreto UE88/777. L’etichetta diventa la carta di identità dell’acqua e fornisce delle informazioni importanti sulle caratteristiche che rendono quella particolare acqua più o meno idonea alla nostra salute. Ci sono tipi di acqua che per contenere determinati sali minerali sono più indicate per l’alimentazione dei bambini, altre per chi soffre di problemi digestivi, altre ancora per chi è carente di calcio.
Ma tutti queste informazioni che troviamo riportate nelle etichette dell’acqua in bottiglia, si possono facilmente reperire anche per l’acqua del rubinetto di casa. Infatti, periodicamente vengono effettuati dei controlli sulla qualità dell’acqua dagli operatori delle centrali idriche e dal l’unità sanitaria territoriale, in modo da garantire che l’acqua dichiara potabile sia secondo gli standard di legge. In ogni caso, per la propria sicurezza, si può richiedere a un laboratorio specializzato l’analisi dell’acqua del rubinetto. E se il problema è il gusto, si può rendere ere frizzante l’acqua del rubinetto in modo molto semplice, aggiungendo un addizionatore di anidride carbonica al rubinetto.