Analisi degli alimenti e sicurezza alimentare

L’analisi degli alimenti è una pratica della sicurezza alimentare obbligatoria per legge e fondamentale per la tutela della salute dei consumatori. Le leggi che stabiliscono questi obblighi sono molteplici, anche se si può fare riferimento al così detto “Pacchetto igiene” che fa la summa delle seguenti norme europee: Regolamenti CE n.852, 853, 854, 882 del 2004, nonché la Direttiva 2002 del 1999. In Italia queste norme sono state recepite nel D.Lgs. 193/2007.

L’analisi degli alimenti per la sicurezza alimentare dei consumatori fa riferimento a una serie di esami e ricerche le quali hanno, come obiettivo finale, quello di stabilire la salubrità degli alimenti. Queste analisi devono essere effettuate secondo quanto previsto dalla legge, in modo tale da permettere una completa supervisione su tutti i processi lavorativi, nonché sulle modalità di conservazione e preparazione degli alimenti.

Infatti, le varie norme fanno riferimento a diversi ambienti in cui gli alimenti sono trattati. Le analisi sulla sicurezza devono iniziare all’interno dell’impresa che lavora le materie prime e che si occupa di preparare i prodotti alimentari. A questo livello ogni singolo aspetto deve essere accuratamente monitorato, dall’arrivo della materia prima fino alla sua uscita verso i canali di distribuzione. Il datore di lavoro ha il compito e l’obbligo di effettuare le analisi ad intervalli stabiliti e in ogni luogo di lavoro in cui i cibi vengono lavoratori o stoccati.

Oltre al momento della lavorazione, l’analisi degli alimenti per la sicurezza alimentare prevede anche che i controlli vengano effettuati nei luoghi in cui i cibi vengono venduti, come i supermercati ma, soprattutto, nei luoghi in cui vengono cucinati e serviti ai clienti, come i ristoranti o i bar. In questi ambienti di lavoro è necessario che il datore di lavoro si assicuri che tutte le norme che fanno riferimento all’HACCP siano rispettate da tutti i suoi dipendenti e in ogni momento della preparazione delle vivande.